Servizio Civile

IL NUOVO SERVIZIO CIVILE NAZIONALE

E’ un’esperienza di cittadinanza attiva attraverso un anno di servizio per la comunità in un progetto presso un ente, in Italia o all’estero, negli ambienti previsti dalla normativa vigente.
Oggi è solo su base volontaria ed è regolato dalla legge 64/01 e dal decreto legislativo 77/02 che ne definiscono le caratteristiche principali.
Concorre alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari; realizza i principi costituzionali di solidarietà sociale e promuove la solidarietà e la cooperazione a livello nazionale e internazionale.

Ambiti del servizio civile:
tutela dei diritti sociali, servizi alla persona, educazione alla pace fra i popoli, tutela del patrimonio ambientale e culturale della Nazione, formazione civica, cultura, sociale e professionale dei giovani.

CHI PUO’ FARLO

I giovani cittadini italiani, uomini e donne, dai 18 ai 28 anni che siano in possesso dei requisiti previsti dalla legge. Il servizio civile dura 12 mesi con almeno 30 ore settimanali di impegno. E’ previsto un rimborso mensile di 433,80 euro (a cui vanno aggiunti 15 euro di indennità giornaliera per i progetti all’estero). L’attività svolta non determina un rapporto di lavoro e non può considerarsi tale, tant’è che non comporta la cancellazione dalle liste di collocamento o di mobilità.

I PRINCIPI COSTITUZIONALI DEL SERVIZIO CIVILE

Con il servizio civile si contribuisce a realizzare alcuni dei più importanti principi della Costituzione Italiana:
§ – Il ripudio della guerra (art.11) e la difesa della Patria (art.52).
§ – La solidarietà sociale (art.2).
§ – La rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della personalità e l’effettiva partecipazione alla vita politica, sociale ed economica del paese (art.3).
§ – Il dovere di concorrere al progresso materiale o spirituale della società (art.4).

LE RADICI

Il Servizio Civile Nazionale ha le sue radici nella storia dell’obiezione di coscienza al servizio militare. Nella Chiesa questa storia inizia sin dai primi secoli. Il 12 marzo si ricorda proprio uno dei martiri per obiezione di coscienza al servizio militare: San Massimiliano, un giovane cristiano di Tebessa (Africa) che a 21 anni, nel 295 d.c. , si rifiutò di prestare il servizio militare in nome della fede, e per questo fu ucciso. Nei tempi nostri, dal dopoguerra, molti obiettori hanno subito il carcere sino al 1972, quando è stata emanata la prima legge italiana per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza e l’istituzione del servizio civile.
L’esperienza storica dell’obiezione di coscienza ha sviluppato un duplice concetto. Quello di cittadinanza attiva, fondato sull’impegno personale per il bene della collettività e la realizzazione della giustizia sociale. Quello della difesa della Patria, che si realizza attraverso comportamenti di impegno sociale non armato in riferimento a una patria non più intesa solo come territorio dello Stato, ma anche come valori comuni e fondanti il nostro ordinamento.
Questi principi fondativi, che coniugano il servizio all’uomo all’obiezione alla violenza, è l’eredità storica che l’obiezione di coscienza lascia al servizio civile nazionale. Oggi il Servizio Civile Nazionale affonda le sue radici nell’obiezione di coscienza perchè nelle sue intenzioni e nei suoi gesti concreti si oppone a qualsiasi forma di violenza, organizzata e non, implicita ed esplicita, che mina la realizzazione della pace che è amore, libertà, giustizia e verità.

COS’E’ LA CARITAS

La Caritas è l’organismo della Chiesa che ha come compito l’educare il singolo e la comunità cristiana a testimoniare la carità evangelica, a promuovere pace e giustizia. E’ organizzata a livello nazionale (Caritas Italiana), a livello diocesano (Caritas diocesana) e a livello parrocchiale (Caritas parrocchiale). Propone il servizio civile dal 1976, quando i vescovi italiani indicarono l’obiezione di coscienza e il servizio civile come scelta preferenziale per il cristiano.
Gli elementi qualificanti il servizio civile in Caritas sono:

Il SERVIZIO, con un approccio promozionale, a vantaggio dei poveri di ogni genere che vivono sul territorio.

La FORMAZIONE, come grande occasione di crescita umana per chi compie il servizio, per questo la Caritas propone un accompagnamento formativo articolato lungo tutto il periodo di servizio civile.

La SENSIBILIZZAZIONE, come mezzo per diffondere la cultura della nonviolenza e della solidarietà. In Caritas l’esperienza che si vive è occasione di informazione e presa di coscienza da parte della comunità, riguardo ai disagi del territorio e ai valori del servizio civile.

La GRATUITA’, il servizio è vissuto come un anno donato alla vita degli altri….e alla propria.

La COMUNITA’, come esperienza di servizio quotidiano e di formazione dentro la comunità. In alcuni progetti vi è anche una proposta di vita comunitaria.

In Italia, La Caritas propone progetti nel campo assistenziale, educativo, e, in misura minore, progetti per la tutela ambientale e la protezione civile. All’estero, i progetti della Caritas propongono cammini di prossimità con le popolazioni di paesi poveri o in guerra. E’ anche proposto il progetto Caschi Bianchi in paesi che vivono o che hanno vissuto situazioni di conflitto.

COSA FARE

Durante l’anno, l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile emana uno o più bandi di servizio civile che vengono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale oltre che sul sito dell’Ufficio Nazionale.
Occorre consegnare la domanda di servizio civile, entro i termini previsti dai bandi, direttamente all’ente che ha presentato il progetto prescelto e che cura la selezione.

Sono le Caritas diocesane che raccolgono le domande di servizio civile e seguono la selezione. La Caritas propone dei percorsi di accesso al servizio civile articolati in diversi momenti che iniziano anche prima della pubblicazione del bando.